Covid, solo sei nuovi contagi, allerta per la variante Delta
Scritto da Fabio Nucci il Giugno 28, 2021
PERUGIA Sei nuovi contagi e 20 guariti accertati in Umbria tra sabato e domenica mattina secondo il bollettino quotidiano della Regione nel quale non sono segnalati casi letali. Gli attualmente positivi sono ora 791, 14 in meno rispetto al giorno precedente, tornati sotto la soglia degli 800 casi, cosa che non accadeva dal 6 ottobre. Gli ultimi positivi sono stati certificati a fronte di quasi 4mila tamponi, 1.337 dei quali processati con test molecolare, con un’incidenza dello 0,45%. Scesa allo 0,66 la media mobile. Negli ospedali si segnala un ricovero ordinario in più, 18 totali, cui si aggiungono tre posti occupati nella terapia intensiva di Perugia.
L’incidenza settimanale è sotto i dieci casi ogni 100mila abitanti, fatta eccezione per il comune di Norcia dove la scorsa settimana sono stati individuati due cluster domestici legati a due famiglie numerose, con oltre 30 positivi accertati in sette giorni. Per questo, nonostante a livello nazionale oggi cada l’obbligo di mascherina all’aperto, il sindaco Nicola Alemanno ha firmato il provvedimento con cui la disposizione viene prorogata fino al 4 luglio. Misura adottata su richiesta del Commissario regionale per l’emergenza Covid, Massimo D’Angelo, in considerazione dell’attuale contesto epidemico locale. Nessuna evidenza, per ora, che il focolaio nursino sia legato alla variante Delta ma tutti i campioni che al pre test non hanno rivelato le caratteristiche della mutazione inglese, ormai diventata il ceppo principale del virus, sono stati inviati a sequenziare, come riferito da uno degli esperti del Nucleo epidemiologico regionale.
La campagna vaccinale intanto va avanti e secondo il dato aggiornato alle 8 di ieri mattina sono oltre 717mila le dosi somministrate nella regione per un totale di 517.950 umbri che hanno ricevuto almeno la prima iniezione, pari al 60% della popolazione residente. Oltre 215mila risultano immunizzati, quasi il 25% dei residenti. Al 90% la profilassi tra gli over 70 mentre sale la copertura, almeno con una dose, tra i trentenni, al 39%, e tra i quarantenni, al 63,4%.